.
CA2000 AL6000 Fiala CEC
AL 3000 automatic
|
Questi prodotti al cromo sono un “rifiuto speciale” e vanno smaltiti con apposita procedura. Esempio di TEST AL CROMO (CR.46,49)+ H2SO4(acido solforico- CR.35)
E' sufficiente Un solo milligrammo di cromo in un litro di acqua per mettere a rischio la flora e la fauna ittica.
clicca e leggi
Cliccare per leggere e stampare la Dir. 67/548/CEE che regola l'utilizzo delle sostanze pericolose per l'uomo
clicca e leggi
"Attuazione delle direttive 1999/45/CE e 2001/60/CE
relative alla classificazione, all'imballaggio e all'etichettatura dei
preparati pericolosi"
"Circolare_Dir.1999/45_07-01-2004.1115632599- sostanze pericolose per l'uomo e l'ambiente- CLICCA
QUI E
LEGGI"
"CALCOLO DEGLI INDICI DI PERICOLOSITA' DELLE SOSTANZE PERICOLOSE ED ETICHETTATURA OBBLIGATORIA- CLICCA QUI
E LEGGI"
Modelli ALCOOLTEST Fiala CEC
o CEC1
PREVENZIONE - CONTROLLI PRECISI in 60 SECONDI
Alcooltest
senza cromo
in confezione igienica utilizzata dalla Polizia e dagli operatori sociali ed è
anche disponibile in singola confezione Altik
L'UNICO
MONOUSO NON PERICOLOSO, BIODEGRADABILE
Il test Fiala CEC1 senza cromo è utilizzato dalla Polizia e garantisce la massima sicurezza e precisione
Un cattivo alcoltest distrugge il buon risultato acquisito dalle campagne di prevenzione o peggio può anche causare la morte di chi ci si affida. la ns. azienda anni fà ha abbandonato l'alcoltest che conteneva il cromo perchè tale sostanza è classificata cancerogena per l’uomo e dannosa per l'ambiente e quindi abbiamo brevettato un alcooltest biodegradabile senza cromo e non invasivo. Riceviamo molte richieste di chiarimenti sulla tipologia degli alcooltest monouso e considerando il recente sviluppo del settore e l'infiltrazione in senso speculativo sul mercato di prodotti di dubbia provenienza e certificazione, è doveroso aggiornarVi per quanto è di ns. conoscenza affinchè possiate valutare con la massima sicurezza i rischi o i pregi. Consigliamo di fare attenzione ai test che contenendo cromo, non menzionano affatto l'esistenza di tale pericolosa sostanza sulle istruzioni d'uso e sulla confezione, contravvenendo alle direttive 67/548/CEE. Per visualizzare la legge ( dir. 67/548/CEE) che vieta e regola l'utilizzo di sostanze pericolose( cromo) andare ai link:
http://www.cspo.it/database/mostra.asp?idFile=432.
clicca e leggi • Caratteristiche chimiche del di-cromato di potassio • CAS No:7778-50-9 Numero/i di identificazione • * 3 Identificazione dei pericoli • Classificazione di pericolosità: T+ Molto tossico O Comburente N Pericoloso per l'ambiente • Indicazioni di pericolosità specifiche per l'uomo e l'ambiente: R 45 Può provocare il cancro. R 46 Può provocare alterazioni genetiche ereditarie. R 60 Può ridurre la fertilità. R 61 Può danneggiare i bambini non ancora nati. R 8 Può provocare l'accensione di materie combustibili. R 21 Nocivo a contatto con la pelle. R 25 Tossico per ingestione. R 26 Molto tossico per inalazione. R 34 Provoca ustioni. R 42/43 Può provocare sensibilizzazione per inalazione e contatto con la pelle. R 48/23 Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per inalazione. R 50/53 Altamente tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico. Gli alcoltest al cromo si riconoscono dal reagente di colore giallo che diventa verde con l'alcol. Nella confezione di questi alcool test è omessa la dichiarazione obbligatoria che questi contengono cromo (che è sostanza cancerogena) e spesso viene citato soltanto il riferimento ad una certificazione generale o addirittura solo sommariamente la pericolosità dell'uso senza specificare le serie conseguenze all'uso come il rischio di cancro, di mutagenesi, di ustioni, ecc. per inalazione o contatto. Questi alcoltest trattandosi di “rifiuto speciale” a causa della presenza del cromo, nelle indicazioni per lo smaltimento devono avere chiaramente riportato l' avvertimento che sono rifiuti speciali, anzichè invitare allo smaltimento come un normale rifiuto contribuendo cosi gravemente all’inquinamento dell’ambiente ! I richiami a certificazioni generali sono sufficienti a garantire la bontà e la sicurezza del prodotto in base all'uso preposto. Ad esempio non è sufficiente che si citi una certificazione emessa da un rinomato organismo, come se fosse chissà quale eccezionale e migliore prova di laboratorio, quando le indicazioni del prodotto omettono e non citano affatto il grado del rischio all'uso in base alla dir. 67/548/CEE e non riportano stampate le Indicazione della Sanità, che sono obbligatorie contenendo una sostanza cancerogena,mutogena e corrosiva (R 46, R49, R35 ) come il cromo e l'acido solforico. In altri prodotti addirittura non vi è richiamo affatto alla tolleranza di precisione ed ai valori di taratura attribuiti al test per i quali lo strumento è preposto commercialmente all’idoneità d'uso, traendo in inganno chi ci si affida. Questi alcol test al cromo devono risportare in modo obbligatorio, chiaro ed inconfondibile sulla confezione i simboli di pericolo dell 'I.S.S. e la dicitura :" Rifiuto speciale" ed il luogo e la procedura di smaltimento ed i valori metrologici legati alla tolleranza certificata. A supporto di quanto asseriamo scaricate e leggete i documenti indicati in alto e al centro della presente pagina.
Un altro serio pericolo proviene dai test monouso che non utilizzano il palloncino : -
- senza unità di campionatura di espirato per il riferimento alla misurazione un test non vale nulla.
Il ns. Brevetto alcooltest SENZA CROMO Fiala CEC , CEC1 o Altik è il risultato di una lunga ricerca che sigilla la riuscita del progetto per la tutela della sicurezza umana, dell'ambiente e garantisce una precisione di lettura affidabile di tutto rispetto del 97% con una tolleranza pari al 3% e max 5%.
Desideriamo inoltre avvisarVi che l’unico nome del ns. brevetto senza cromo è CEC o CEC1 da non confondersi con alco-check : - quest’ultimo è un test al cromo.
I prezzi :
A ben 2 anni di vità del test sono scesi notevolmente rispetto alla prima fase di partenza; ma se il mercato assorbirà quantità proporzionali al fabbisogno (che stimiamo intorno al 10% della popolazione), crediamo che entro un anno si potrànno abbassare notevolmente ancora di pù a vantaggio dei consumatori.
|